La Valposchiavo è diventata un modello di successo sia concettuale che umano grazie alla sua denominazione unica al mondo come Smart Organic Valley. La regione è riuscita a convertire quasi tutti i suoi produttori all’agricoltura biologica, coinvolgendo agricoltori, macellai, casari e coltivatori di frutta e verdura.

Ripensare il modello economico

Negli anni 2000, la Valposchiavo, una piccola valle italofona con circa 5000 abitanti situata tra l’Engadina e la Lombardia, ha iniziato a riconsiderare la propria economia. La regione si è impegnata per far riconoscere la valle e le Ferrovie Retiche come patrimonio mondiale dell’UNESCO al fine di dare nuovo slancio alla regione e valorizzare il paesaggio e i settori produttivi locali. Il viadotto elicoidale di Brusio, che attraversa la valle e viene attraversato dal treno turistico Bernina Express, è una delle infrastrutture più emblematiche della Svizzera.

Nel 2008, la valle ha ottenuto il riconoscimento internazionale dell’UNESCO, consentendo ai vari attori dell’economia locale di elaborare una strategia di sviluppo comune. L’idea di convertire la valle all’agricoltura biologica, emersa per coinvolgere tutti gli attori locali, è stata implementata nel 2012 durante la Conferenza delle Alpi. Da allora, la Valposchiavo è conosciuta come la Smart Organic Valley, adattando il concetto di smart land ai valori e agli obiettivi della valle stessa.

Vaposchiavo

Smart Organic Valley: versio il 100% Bio

La Valposchiavo è diventata un modello di successo sia concettuale che umano grazie alla sua denominazione unica al mondo come Smart Organic Valley. La regione è riuscita a convertire quasi tutti i suoi produttori all’agricoltura biologica, coinvolgendo agricoltori, macellai, casari e coltivatori di frutta e verdura. Oltre il 90% degli agricoltori e 60 produttori partecipano attivamente al progetto di produzione biologica.

Questa collaborazione ha creato una rete di supporto reciproco tra i protagonisti del cambiamento, contribuendo all’ambiente e alla qualità della vita. La biodiversità è aumentata, con specie locali come l’orzo e il grano saraceno che sono tornate a crescere. Grazie alla sinergia tra generazioni, le circa 50 aziende agricole della valle sono gestite sia da personale esperto che da giovani laureati e nuovi arrivati. Questo progetto promuove il consumo locale e responsabile, fornendo ai clienti frutta e verdura naturali al 100%.

Mariagrazia Marchesi, Poschiavo

Il Patrimonio immateriale

Il passaggio all’agricoltura biologica nella Valposchiavo ha contribuito a preservare il patrimonio comune della regione. L’approccio è stato promosso attraverso consapevolezza, strumenti di formazione e decisioni individuali. Questa tendenza ha permesso di preservare il know-how locale, come ad esempio la costruzione dei muri a secco.

Oltre alla produzione, le aziende agricole hanno adottato anche l’energia rinnovabile, installando pannelli solari e adottando l’autopostale elettrico come mezzo di trasporto pubblico. Questa dinamica positiva ha influenzato anche la vita politica, con un maggiore coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni comunitarie. La Valposchiavo è orgogliosa di essere considerata un esempio e sta lavorando per certificare il concetto di Smart Organic Valley entro il 2040, contribuendo così a un’armonia diffusa e sostenibile.

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