In questo articolo ti spieghiamo perché dovresti scegliere cibo prodotto con farine di montagna. Scoprirai alcune qualità uniche dei nostri cereali: la segale, il mais nero ed il frumento evolutivo.
Qualità dei cereali di montagna
I cereali di montagna hanno caratteristiche uniche perché sono coltivati in territori con caratteristiche estreme. In particolare, l’altitudine elevata, le temperature più fredde, la maggior esposizione ai raggi UV e la presenza di rocce e minerali nei terreni di montagna influenzano la composizione e la struttura dei cereali coltivati in queste zone. Inoltre, le condizioni climatiche e di esposizione ritardano lo sviluppo e la maturazione delle piante, il che permette ai semi di acquisire una maggiore concentrazione di sostanze nutritive e aromatiche.
Le nostre coltivazioni di cereali vengono fatte in modo tradizionale e artigianale, senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici, il che contribuisce a preservare la qualità e la biodiversità del terreno e degli ecosistemi circostanti.
Il Pane e la Pasta delle Alpi
Le farine utilizzate per il nostro Pane delle Alpi e per la Pasta Artigianale delle Alpi provengono da piccoli agricoltori di montagna che seguono metodi di coltivazione naturali, senza l’uso di fitofarmaci o concimi chimici. La macinazione avviene in mulini a pietra tradizionali.
Il pane è prodotto da piccoli fornai di montagna, che utilizzano lievito madre e acqua di montagna. Le farine utilizzate sono di frumento, frumento evolutivo, segale e mais nero.
La pasta è prodotta da un piccolo laboratorio della Valle Camonica utilizzando le farine selezionate da Il Cibo delle Alpi e con acqua di montagna che proviene dalle cime dei monti di Breno e Bienno. L’essiccazione è lenta e dura fino a 72 ore con una temperatura di circa 40°. I metodi di produzione e la lenta essiccazione offrono una pasta di altissima qualità che mantiene la cottura al dente.
La Segale delle Alpi
La segale è un grano dalla storia millenaria che ha saputo adattarsi e prosperare in condizioni climatiche avverse. È stata coltivata sulle montagne per la sua capacità di resistere a temperature rigide, terreni aridi e scarsa luce, e per la sua abbondante produzione. La segale viene spesso utilizzata come coltura di supporto per la stabilità dei terreni montani.
Le sue origini sono legate all’Asia centrale, dove le prime tracce di questo grano sono state trovate nella regione del Kazakistan. Si ritiene che la segale si sia diffusa in Europa come seme infestante trasportato casualmente nei carichi di grano.
La segale è stata un elemento fondamentale del patrimonio alimentare alpino e, insieme al grano saraceno, ha rappresentato la base dell’economia di sussistenza tipica delle Alpi. Oggi, questo grano antico viene riscoperto e rivalutato per la sua qualità nutrizionale e il suo sapore unico, e lo si utilizza per la produzione di prodotti come la Pasta alla Segale di Montagna e il pane nero tipico delle Alpi.
Il frumento evolutivo
I grani evolutivi sono coltivati miscelando in campo diversi tipi di genotipi di grano. Sono per lo più grani antichi diversi tra loro che, una volta seminati in campo, iniziano una competizione naturale generando una nuova varietà tipica dell’area di coltivazione. Non esiste una grano evolutivo uguale all’altro ed ogni agricoltore ha il suo grano. Altra caratteristica interessante di questo grano è che gli steli di diverse altezza limitano il rischio di allettamento: gli steli più bassi e robusti sostengono quelli più alti ed esili.
Il frumento evolutivo nasce da una selezione naturale e sviluppa una maggiore resistenza alle malattie e una migliore capacità di adattamento alle diverse condizioni climatiche. Questo tipo di frumento viene coltivato con metodi agricoli tradizionali e naturali, senza l’uso di pesticidi, erbicidi o fertilizzanti chimici.
Il pane fatto con farina di frumento evolutivo ha un sapore intenso, un aroma caratteristico e una consistenza più densa rispetto al pane bianco comune. Inoltre, è molto nutriente, poiché contiene una maggiore quantità di fibre, proteine e minerali.
Il Mais Nero delle Alpi
Il mais nero è una varietà di mais che si adatta bene alla coltivazione in quota, per questo in passato era ampiamente diffuso nelle Alpi italiane. Negli ultimi decenni, a causa della sua bassa resa, il mais nero era però quasi scomparso. Di recente, grazie all’impegno di alcuni agricoltori custodi e di enti come l’Università della montagna di Edolo, il mais nero è tornato nelle nostre montagne. Recenti ricerche hanno esaltato le qualità organolettiche di questo cereale. Il mais nero ha un sapore intenso con la classica nota dolce del mais, alla quale si aggiunge una nota leggermente erbacea e affumicata.
Il mais nero può essere un’ottima fonte di nutrienti: è ricco di carboidrati, proteine, fibre, vitamine del gruppo B e minerali come il ferro, il calcio, il fosforo e il potassio. Inoltre, contiene antiossidanti come l’acido ferulico e l’acido cumarico, che possono aiutare a proteggere le cellule del corpo dai danni causati dai radicali liberi. Il mais nero è anche un’importante fonte di amido resistente, un tipo di carboidrato che non viene digerito completamente dal tratto digestivo e che può aiutare a migliorare la digestione e la funzione intestinale. Il mais nero è particolarmente ricco di flavonoidi (in particolare i flobafeni). Numerosi studi hanno suggerito che il consumo regolare di alimenti ricchi di flavonoidi è associato ad un ridotto rischio di malattie croniche.