
Caratteristiche del Sidro Nuvolò
Un remuage innovativo e una liqueur dedicata danno vita a un sidro spumante di mele realizzato a partire dalla spremitura di mele e spumantizzato utilizzando il metodo classico.
Peculiarità di questo sidro è la sboccatura parziale che consente di mantenere all’interno della bottiglia i lieviti più fini e nobili eliminando quelli meno pregiati. Questo conferisce al prodotto una caratteristica velatura visibile all’interno del calice dalla quale deriva anche il nome dato al prodotto.
L’affinamento avviene in bottiglia per un minimo di 24 mesi. Il colore è giallo paglierino leggermente velato. Perlage fine e persistente. Il profumo è deciso con sfumature di lieviti e crosta di pane, sentori di litchi, pera sovramatura e frutta secca. Al gusto si presenta sapido e fresco, dal sorso scorrevole ed effervescente, con un finale di mandorla.
Da bere fresco, si consiglia di non superare i 12°.
Il Sidro è tra i più antichi testimoni del vasto patrimonio alimentare delle Alpi. Per risalire alle origini del sidro devi arrivare all’epoca preromana, nel periodo in cui i Celti dominavano le regioni alpine italiane.
L' Azienda Agricola Del Fatti Laura che produce il sidro Nuvolò sta ottenendo importanti riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi internazionali: Medaglia d’oro in Germania, medaglia d’oro al concorso londinese International Cider Challenge, la massima competizione mondiale del settore, medaglia d’oro in Spagna, nazione dove sono state trovate tracce di sidro che risalgono al III millennio a.C. (per dire che non sono gli ultimi arrivati) e per finire, con Nuvolò l’ultimo nato in casa Melagodo, medaglia d’oro in Norvegia.
Vino Spumante metodo classico, 100% Mele montane Valtellinesi, Affinamento in bottiglia 24 mesi. Processo innovativo di sboccatura “PARZIALE”
Contenuto alcolico: 8,5% vol.
Temperatura di servizio 10/12° (mescere in calice stretto)
Formato: 0,75 l.
Zuccheri residui -8,0g

Territorio del Sidro Nuvolò
La coltivazione delle mele è fatta tra i 600 e 900 metri, sulla sponda soliva dell’area geografica denominati Borghi del Mortirolo e scrupolosamente scelte all’interno di frutteti storici. Siamo nella media Valtellina e più precisamente sul confine ideale tra media e alta Valtellina, versante retico da est a ovest con esposizione a sud. Terreno franco-sabbioso, permeabile all’acqua, moderatamente profondo e situato su terrazzamenti con terra da riporto (prelevata in epoca antica a valle e porta a monte).
Questo straordinario vino si avvale di un’altitudine elevata per la coltivazione delle mele. Questo ambiente favorisce una divisione cellulare più lenta, consentendo una maturazione graduale dei frutti e una maggiore concentrazione di zuccheri e sostanze aromatiche.
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